26.02.2017 - Ad est del Ticino
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Viaggiare su due ruote ci espone alle insidie delle intemperie. È importante adeguare di conseguenza l'abbigliamento, vestendoci a strati ed avendo cura di contrastare infiltrazioni di aria fredda che potrebbero vanificare l'utilizzo di indumenti pesanti. Ai nostri giorni esistono pantaloni, giacche, guanti molto efficaci nella protezione dal freddo; esistono altresì indumenti tecnici da indossare sopra a quelli intimi che forniscono un ulteriore riparo.
Proprio in osservanza di questi fondamentali accorgimenti, ieri, all'arrivo, il Leggendario mi ha chiesto: «Hai mica un giornale?».
Il giornale. Tradizionale, quasi ancestrale rimedio contro il freddo. Da indossarsi sotto al giubbotto, a coprire torace ed addome, in tempi più recenti ha trovato un'ideale evoluzione nel sacco da spazzatura. L'elegante variante diafana, fumé, che si adatta a tutto, è stata la soluzione procurata rapidamente al nostro povero infreddolito Sceicco.
Abbiamo un programma un giro semplice, giusto abbozzato, tanto per riappropriarci dei mezzi e della strada dopo tanta attesa.
Ipotizziamo di costeggiare, per quanto possibile, il Ticino, mantenendoci lontani dai tracciati più trafficati; attraversiamo Cuggiono, Turbigo, Nosate. approdiamo infine a Vizzola Ticino. Sostiamo brevemente presso una sfarzosa Villa, oggi Hotel di lusso a breve distanza dall'aeroporto di Malpensa.
Qualche curva ed una breve discesa ed arriviamo ai cancelli della pista Pirelli, che oggi tuttavia è deserta. Si scherza un po'.
Provo, nel risalire, la Lambretta dello Sceicco, da qualche ritornata da un benefico soggiorno durante il quale sono stati risolti i vari problemi da cui era affetta. La salita mi permette di constatarne le doti. Guidare una Lambretta è strano, certamente spiazzante per chi, come me, vive di sola Vespa; tuttavia riconosco che ora il motore è coppioso e prende giri molto bene. La salita non lo impensierisce e penso di poter confermare - nonostante la cautela imposta dal rodaggio - le pretese sportiveggianti di questo modello. Mi fa piacere!
Da qui decidiamo di ritornare verso sud per fare merenda. Ci dirigiamo verso Tornavento, piccolo borgo sul limitare della valle del Ticino; un mucchietto di case cresciute attorno ad un balcone naturale, dal quale - nei giorni limpidi - si gode di un bel paesaggio che include ampia parte dell'arco alpino.
Noi non siamo troppo fortunati; dopo qualche giorno di vento dobbiamo fare i conti con dense velature che stanno calando sulla pianura.
Entriamo in un bar per prendere qualcosa di caldo e ne approfittiamo per sederci e chiacchierare un po'. Stagione aperta, semmai si potesse considerare chiusa la precedente!
Ci affacciamo dalla balconata della piazzetta e guardiamo al Piemonte, meta prediletta delle nostre scorribande. Mentre ci volgiamo indietro per rientrare a casa, abbiamo già la mente altrove.
Alla prossima.
> Guarda la galleria fotografica!
Ringraziando il Gianki per aver fatto da apripista ,alla prossima ....risottata ?
RispondiEliminaSono strade che percorro abitualmente con la mia 2 ruote NON motorizzata. Ripercorrerle con la mia Vespa e in vostra compagnia e stato molto divertente e soprattutto meno faticoso
RispondiEliminaGrazie a Voi, alla prossima.
Grazie Gianky
RispondiEliminaCi si vede poco distante da lì... Malpensafiere!!
Uee uee sempre Leggendari ....!!!!
RispondiEliminaMa io penso! ma se non ci fossi io a tenere su di morale sta gente a farmi criticare una volta x la lambra un altra volta xil giornale o paravento (sacco grigio immondizia)di che altro se non di vespe avreste da parlare Insomma quando lo sceicco c e il divertimento c e x tutti A parte questo e stato un bel primo giro pomeridiano di fine febbraio molto molto freddo brrrrrrr Grazie al Gianky x il riuscito primo tour
RispondiEliminaTutto vero Dario! E poi il sacco era anche di qualità
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