Da 30 agosto 2015 - Omegna e Valstrona Il messaggio era una minaccia chiara e tonda, tonda come la guaina teflonata che i leggendari avrebbero sprecato per legare, come un salame, il sottoscritto qualora non avessi partecipato alla gita domenicale da vivere, da fotografare e da filmare. Io sono fermamente contrario agli sprechi e quindi, alle nove meno dieci ho travasato un po’ di preziosa miscela al due, dalla tanica al serbatoio della mia Ammiraglia; foto di rito al contastrada che, in quel momento, indicava “quarantotto, otto e novantuno”. Pochi minuti dopo mi ritrovavo seduto sul mio pitone radioattivo alla volta di Robecco. Già al mattino, fa quasi caldo, prevedo una giornata rovente. Il primo tratto di strada passa velocemente, al mio arrivo, il Giò è già lì: non faccio in tempo ad arrivare e già mi apostrofa in merito alla pulizia del mio mezzo! Ma tanto è vecchia… Fabio, acutamente si preoccupa della pressione delle mie ruote, eppure le avevamo gonfiate solo un meset...