La festa di Montemartino, secondo Peppo


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Senza entrare nei dettagli, è da moltissimo tempo che non vivevo una bella giornata in stile Vespa Legend Team.

L'occasione capita nell'agosto 2021, come già anticipato da Giovanni “Peppo verremo a trovarti”.

L'idea mi piaceva tanto. Oltre tre anni che non tocco una Vespa (ahimè ancora non mi sento pronto).

In principio credevo fosse un'iniziativa ristretta, del tipo un paio di leggendari massimo tre.

Invece Marben approfitta di una “lochescion” a 2005 metri per “buttar li” l'idea, scoprirò poi: ben accolta da molti.

Nei giorni precedenti, più o meno timidamente Marco mi chiede di trovare un'area picnic, dentro di me “non se ne parla nemmeno” ospitare il Vespa Legend Team per me non è affatto un disturbo: è un piacere.

La mia sola preoccupazione erano i posti a sedere: proprio non sopportavo l'idea che non ci fosse posto per tutti. Sia Marco che Fabio mi rassicurano di non preoccuparmi: basta un angolo di prato.

Dentro di me è una idea insopportabile, esigo posti per tutti e così dovrà essere.

Da un primo conteggio c'è posto per tutti, includendo due vecchi sgabelli in legno, poco male: lo spirito di adattamento prevarrà. Da un conteggio definitivo mancavano all'appello due posti. Sarà mia premura recuperare quattro seggiole in plastica per evitare l'utilizzo dei vecchi sgabelli.



Data la buona volontà da parte del gruppo di percorrere della strada per passare a trovarmi, mi sembrava giusto poter contraccambiare. Conoscendo i leggendari non mi viene in mente gesto migliore che offrire a tutti pane e buon salame di Varzi.

Nei due giorni precedenti al ritrovo, cerco (senza riuscirci) di pensare a tutto, partendo dai banali tovaglioli, ai bicchieri, piatti, due bei salami, pane, su indicazione di mia mamma: della pizza come antipasto accompagnata da olive e terminare con dei dolci.

Il giorno precedente l'idea di realizzare un festone, molto semplice: quindici triangoli in carta bianca ognuno recante una lettera VESPALEGENDTEAM.

Da un lato pensavo che potesse essere una banalità, da un lato mi piaceva l'idea di creare l'ambiente più accogliente, più festoso. Scoprirò poi esser stato parecchio apprezzato.

Al mattino, già di buon'ora penso ad organizzare l'area del cortile, indispensabile la rimozione dell'amaca, a seguire il posizionamento di un bel tavolo in legno ed un modesto tavolino in plastica ma... I conti non tornano: non ci stiamo. Passa una buona mezz'ora prima di maturare la buona idea di distanziare i tavoli tra loro e posizionare sopra una tavola da ponteggio. Una pulita, un po' di tovaglioli saranno un 'ottima soluzione.

Già verso le undici del mattino tra me e mia mamma fremiamo per cercare di capire l'ora giusta per i preparativi. Un messaggio corredato di fotografie annunciano l'inesorabile avvicinamento “ponteggi” permettendo: piccoli fastidi alla Lambretta del nostro LeggenDario.

I messaggi successivi non potevano arrivare che da Varzi, alla domenica spesso c'è il mercatino dell'usato, Marco non può fare a meno di visitarlo e fare acquisti.

Nel frattempo mi occupo di tagliare a porzioni le crostate.

Mi occupo di affettare i salami, di affettare il pane.

Mia mamma pensa a scaldare le pizze (in realtà creare sul fondo quella crosticina da cottura giusta).

Di li a poco Penny abbaia percependo un trambusto, velocemente mi reco a filmare l'arrivo dei Leggendari. Giorgio è il capo-fila arrivando “giustamente” dalla strada alta del paese facendo percorrere una brutta ma corta discesina a tutti gli altri.

Giorgio, con Sandra, conosce già il luogo, va dritto all'angolino prescelto per il parcheggio in ombra. A seguire Dario e Manuela, Dario non fa altro che posizionare la Lambretta di fianco al PX di Giorgio. Terzo a giungere è Luca col suo “solito” PX celestino, qualche secondo di titubanza ed anche lui parcheggia in fila con gli altri. Quarto Marben col suo Bajaj dal rombo pulito ed incantevole. Quinto Fabio col secondo Bajaj. Infine Emiliano solitario in moto, pochi secondi dopo arriva Marinella a piedi... eeeh la discesina.

Giorgio mi fa notare di aver guidato il gruppo verso la discesina: ci sta!

Dario mi dice che se Maometto non va alla montagna, la montagna va a Maometto (giustamente alludendo alla mia lontananza dalla Vespa). Da quel momento prevalgono tensione ed agitazione in me: non sapevo cosa dire o fare per primo, accogliere i Leggendari, fornire indicazioni per posizionare giubbotti e caschi, fornire indicazioni per le toilette, piuttosto che salutare tutti di persona, oppure fare accomodare ognuno, ricordo ben poco, rammento di avere detto a Dario che avevo riservato per lui la sedia col telaio in ferro a capotavola.

Non mi ricordo nemmeno bene il momento dell'arrivo di Laura e Denis.

In me regnava la confusione totale. Ricordo ad esempio di avere visto mia mamma parlare con Manuela e poco dopo al cellulare.



Ognuno ha portato del cibo: focacce, dolci, porchetta, vino, frutta.

Il momento preciso non lo ricordo affatto, so che ad un certo punto, abbastanza velocemente ho portato in tavola i piatti con le pizze, credo che altrettanto velocemente ce le siamo mangiate!

Il momento più intenso è stato portare in tavola il salame. Sapevo essere molto buono, sapevo essere apprezzato. Sorrido tutt'oggi al ricordo di Giorgio che taglia del salame, io prontamente gli dico “aaaaa ma tu tagli” la replica immediata “taglio ma non mangio!” ebbene si: Giorgio tagliava e Dario mangiava!

Tutti dettagli e particolari in puro stile VESPALEGENDTEAM.

Dopo il salame ed il dolce si passa alle chiacchiere.

Tante, ma mai troppe!

Per fortuna il meteo è sempre stato buono, fin troppo caldo. La zona prescelta per il ritrovo è sempre attraversata da una corrente di aria che fa respirare e porta un po' di sollievo dal caldo.

Molto curiose le trovate di Dario per giocare col piccolo Denis.

Indimenticabile la discesa del cestino delle mollette sopra le teste di Denis e Manuela.

Un aneddoto che resterà indelebile nella mia mente è quando Denis mi ordina di uscire dal cancello e si preoccupa di chiudere bene il chiavistello. Pochi secondi dopo entro, mi vede e mi apostrofa “nooo cosa hai fatto?? Torna fuori!” Per la seconda volta mi chiude fuori!

Una sorpresa inaspettata, pochi minuti prima che il gruppo riprendesse la via di casa, è l'arrivo di Flavio col suo poderoso PX. C'è solo il tempo per due chiacchiere veloci, mangiare del dolce e ahimè il gruppo deve ripartire.

Non volevo che qualcuno si preoccupasse di mettere via il materiale, tranne il tavolo: per quello mi serviva una mano, prontamente offerta da Marco.

Il momento dei saluti è triste, per mia mamma persino commovente.

Ahimè li vedo andar via uno ad uno, avrei voluto sentire il canto della Bajaj cinquantaquattroquadra andare via per ultima, invece no: l'ultimo è stato Flavio!

Che dire?

Il principale ringraziamento va a tutti per essere passati a trovarmi trascorrendo una gran bella giornata.

Grazie a Giorgio per l'idea della discesina.

Grazie a Dario per le marachelle con Denis.

Grazie a Luca per le chiacchiere del 132 e di lavoro.

Grazie a Fabio per le belle fotografie.

Grazie a Marco per tutto.

Grazie a Flavio per la bella sorpresa.

Grazie a Laura per aver guidato per tanti chilometri per raggiungerci in auto.





Commenti

  1. 10 + lode
    Ps, lo zero del dieci è
    fetta di salame

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  2. GRAN BELLA GIORNATA, GRAZIE PEPPO E LUCIA

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  3. Davvero una bella occasione per riunirci, anche a tavola, dopo tanto tempo.
    L'accoglienza di Peppo e Lucia ci hanno fatto sentire parte del loro luogo del cuore, offrendoci cose genuine, con il sapore di famiglia.
    I discorsi tranquilli, il venticello a mitigare il caldo, il verde intorno, i giochi di Denis, gli scherzi insieme, l'emozione... In fondo servono poche cose per stare bene... E trovo che questo luogo è particolarmente adatto a lasciare il superfluo altrove.
    Dopo la partenza di tutti, io e Denis siamo rimasti qualche momento nel parcheggio a rinfrescarci e dissetarci prima del rientro: si percepiva una bella sensazione di serenità, veniva voglia di rimanere ancora un po'...
    Grazie Peppo (e Lucia) per tutto, preparato con cura, compreso questo racconto.
    Grazie a tutti per questo stare insieme.
    Alla prossima!

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