26.04.2014 - Nella valle del Bormida

Da 26 aprile 2014 - Nella valle del Bormida

Una proposta del Giovanni, una di quelle che io difficilmente rifiuto. Una sera, via Skype. «E se facessimo un giro in Vespa fino alla mostra scambio di Acqui Terme?».  «Certo! Vada per domenica!»
Il Peppo aderisce senza incertezze. 
E' la scusa, se non altro, per fare un po' di strada in Vespa, senza sprecare l'occasione offerta dal ponte del 25.
Ma il meteo pare avverso e, così, decidiamo di anticipare al sabato.

Alle 8.30 il Peppo è puntuale a Robecco. Tre Vespe... Pardon, due Bajaj ed una Vespa. Il gruppetto parte alla volta di Lomello, dove ci attende Giovanni.

La giornata è limpida, non fa freddo; è l'ideale per un giro in Vespa. Siamo a ranghi ristretti: qualcuno si sta facendo «mezza Italia» in Vespa (beati loro!), altri si godono giustamente il ponte, altri ancora, ahiloro, sono costretti a casa dai colpi di coda dell'influenza invernale.


A noi pare quasi d'andare in Toscana, giacché buona parte del nostro percorso costituisce anche il prologo del nostro tradizionale tragitto estivo verso Pisa.
La Lomellina si dispiega attorno ai rettilinei così familiari, consueto intermezzo del nostri spostamenti verso mezzogiorno.
Lomello, Pieve del Cairo, Sale. Poi si materializzano i primi, dolci rilievi. Colline con drappeggi di viti, a formare una tavolozza di sfumature dal giallo dorato al verde più vivo. Un paesaggio via via più mediterraneo, preambolo dell'Appennino ligure, ai piedi del quale si trova la nostra meta.

Superata Alessandria, attraversiamo la valle del Bormida; le strade sono sgombre, scorrevoli, veloci. I chilometri, così, pesano poco.

Giunti in città, arriviamo al piazzale ove si tiene il mercatino.
Manifestazione in realtà poco interessante: non tanto per l'esiguità della merce esposta, quanto, in particolare, per l'imbarazzante maleducazione di un venditore che, forse, di vendere non ha molta voglia.
Rapidamente completiamo la nostra visita, salutando con piacere qualche conoscente.

Ci rimettiamo in sella e decidiamo di consumare il pranzo al sacco un po' più a nord. Precisamente a Castellazzo Bormida, ove sorge il santuario della Beata Vergine della Creta, patrona dei Centauri. Questo titolo, conferitole da Papa Pio XII nel 1947, ha reso questo tempio meta di numerose concentrazioni motociclistiche, divenute celebri negli anni.
Purtroppo attorno all'ora di pranzo troviamo il Santuario chiuso, perciò non possiamo che limitarci ad un prolungato momento di relax presso l'ampio piazzale antistante. Torneremo in futuro per visitarlo con calma!

Da 26 aprile 2014 - Nella valle del Bormida

Il tempo di pranzare e scambiare quattro chiacchiere, poi rimontiamo in sella. Seguiamo di fatto il medesimo tracciato dell'andato, concedendoci un'altra sosta, varcato il  «Grande Fiume», a Pieve del Cairo.

A Lomello salutiamo Giovanni, che rientra verso Pavia, e facciamo rientro in direzione Vigevano, comunque felicissimi per aver sfruttato una bella e calda giornata primaverile.

A Vigevano, si accosta a noi una Vespa conosciuta: è il nostro Claudio, che ci ha avvistato e raggiunto per un saluto!


Da 26 aprile 2014 - Nella valle del Bormida

Qui la galleria fotografica:

26 aprile 2014 - Nella valle del Bormida

Commenti

  1. E' sempre un piacere leggere i resoconti delle vostre scorribande! Ancora una volta un bel giro descritto benissimo!

    RispondiElimina
  2. Acc.°° Malediz.çç°§ Accident.°°°°????ççç

    RispondiElimina
  3. Questo Team è splendido.
    Tante gite ed iniziative...
    Bravi!!!

    RispondiElimina
  4. Grazie Stefano, chissà che non ci si incontri un giorno.

    RispondiElimina

Posta un commento

Cosa ne pensi? Inserisci un commento!

Post popolari in questo blog

7.08.2018 - Colle del Nivolet

Pollino ed il Verbano dall'alto