21.02.2016 - Il richiamo del Lago

Da 21 febbraio 2016 - Rocca di Arona

Febbraio volge ormai al termine, e ci stiamo lasciando alle spalle i mesi più freddi. Un bizzarro inverno pare cedere il passo alla primavera, regalando, ad intermittenza, bellissime giornate di sole.
Fra queste, anche la domenica appena trascorsa: cielo terso, sole caldo. Le Alpi abbracciano la pianura riflettendo con sfrontato vigore la luce del sole; impossibile non notarle e non esserne attratti.
A queste condizioni, la giornata promette bene. Così, in mattinata, Luca lancia la proposta di un giretto pomeridiano in Vespa. Molti sono occupati; io questa volta non resisto, e cedo volentieri. 
Su due piedi propongo Tornavento, piccolo centro abitato al confine col Piemonte, che si erge su un modesto rilievo al limitare dell'alveo del Ticino. Si tratta di un piccolo balcone sulla vallata, che dà il meglio di sé verso il tramonto, quando il sole arrossa le chiome della fitta vegetazione e disegna con tratto deciso il profilo frastagliato delle montagne.
Senza ulteriori consultazioni fissiamo subito un ritrovo presso Inveruno per le quattordici. Al ritrovo siamo io, papà, Luca e Laura. Due Vespe ed una moto.
Tornavento... Bella destinazione, ma questa giornata merita di più.
Da 21 febbraio 2016 - Rocca di Arona

Sì, possiamo spingerci verso il Lago, destinazione Arona. Laura propone di salire alla Rocca che, dall'alto, domina la città. Interessante, non ci sono mai stato: conosco solo la più famosa Rocca di Angera, che sorge sulla sponda opposta, in territorio Lombardo.
Rocca sia: la Statale 32 ci accompagna anche questa volta sino alla punta meridionale del Lago; evitiamo Dormelletto e, con essa, il traffico caotico che raggiunge Arona a passo di lumaca.
Tagliamo verso Oleggio Castello, percorrendo strade deserte e giungendo infine ai piedi della Rocca. Dall'abitato di Arona la salita è breve. Ci avvitiamo sullo sperone di roccia che è l'ideale piedistallo di ciò che resta della Rocca.
Parcheggiamo i nostri mezzi e percorriamo a piedi pochi metri. Siamo anche qui come su un balcone, affacciandoci sul Lago Maggiore da una discreta quota. Il paesaggio è stupendo: un'angolazione nuova da cui ammirare il Verbano, che aggiungo avidamente alle tante già collezionate in anni di gite in questo angolo di Piemonte.
Della Rocca non restano che poche mura: si dice che essa fosse molto simile alla Rocca di Angera e che abbiamo origini Longobarde. Attraverso vari cambi di proprietà è infine giunta, nel XV secolo, nelle mani della famiglia Borromeo. Pare che lo stesso San Carlo sia nato in questo maniero.


Da 21 febbraio 2016 - Rocca di Arona

La sua storia trovò un triste epilogo sotto la dominazione di Napoleone, il quale la fece smantellare, eliminando così un possibile avamposto a disposizione delle truppe Austriache e recuperando così prezioso materiale da utilizzare per la costruzione della strada del Sempione, tracciato strategico che permise di collegare Milano e Parigi.
Dopo decenni di abbandono, pochi anni fa il parco con le rovine della Rocca è stato oggetto di un ampio intervento di riqualificazione: oggi ospita una struttura ricettiva e molti animali; non mancano panchine e tavoli per pic-nic.
Così è piacevole fermarsi un po' per ammirare il Lago e per contemplare le alture circostanti.
Dopo questa pausa, coscienti di non avere davanti molte ore di luce, rimontiamo in sella per fare ritorno a casa. Seguiamo un percorso alternativo, fra i vigneti delle colline di Novaresi che si estendono fra Gattico, Veruno, Agrate Conturbia e Suno. Ad Oleggio ritroviamo il nostro consueto itinerario.
Un ottimo inizio di stagione!


Galleria fotografica:

Commenti

  1. Vi leggo da tempo. Complimenti per spirito e per ... la penna!

    Enrico

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  2. Un po di pazienza ,aspettateci che arriviamo fra non molto .
    Un saluto a Enrico e al Gruppo scooteristi Rovigo

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  3. Grazie Enrico, è un piacere scoprire nuovi lettori... A presto, chissà che non capiti di incontrarci!

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  4. Con i rispettivi blog le distanze si azzerano. Ciao e buona vespa.

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  5. Che bello vedere che avete ripreso la stagione vespistica! Qui da me fa ancora un pò troppo freddo, ma nell'aria si sente che ormai manca poco alla ripresa delle due ruote. Complimenti per giro e racconto e anche per la nuova moto di Fabio!

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  6. Un saluto al Gruppo Scooteristi Rovigo . Grazie Francesco , comincia a scaldare i motori delle tue vespe che veniamo in Valle a trovarti , ciao.

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  7. Ciao Francesco sabato a novegro mancavi solo tu, si si un bel giro ancora dalle tue parti lo facciamo , a presto , saluti

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  8. Francesco, prima o poi ce la faremo a salire in Valle...

    Enrico, ma sei Enricopb su Vesparesources?
    Ho visto il vostro blog, bellissimo; direi che siamo mossi dallo stesso spirito, il piacere di viaggiare e di stare in compagnia senza seconde finalità. Bravi, a presto!

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  9. Carissimo, certo! Proprio io. Ti ringrazio per la visita al blog e per il commento. Per noi il piacere è solamente stare in compagnia per una vespata. Null'altro. Gli orpelli sono lasciati ad altri. Rinnovo a mia volta i complimenti per il Vostro blog. Un saluto a tutta la vostra truppa.
    Enrico

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  10. Fabio, Giorgio, Marco, inutile dirvi che spero di vedervi prestissimo da queste parti! In ogni caso ci si incrocerà a qualche mostra scambio primaverile tra Piemonte e Lombardia ;-)
    Ho visto che il contatore visite del blog ha superato quota 100.000, grande traguardo, che premia la qualità dei contenuti, complimenti!

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  11. 100.000 visite in 30 mesi esatti. Una bella soddisfazione!

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  12. Lo puoi ben dire ,orgoglio leggendario

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  13. Potremmo organizzare un incontro a Sirmione!

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  14. Si può fare, sono stato una sola volta sul Lago di Garda e penso che in Vespa sarebbe molto bello!

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