22.04.2018 - Raduno di Omegna e Valle Strona


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Ogni tanto un raduno s'ha da fare, e tanto meglio se si tratta di un evento al di fuori dell'orbita del Vespa Club Italia, alla luce del discutibilissimo ostracismo messo in atto nei confronti dei non tesserati. È noto come la direzione nazionale del VCI abbia imposto che tutti i partecipanti debbano essere tesserati, allontanando di fatto molti partecipanti e generando non pochi malumori presso i molti club «di buona volontà». Una misura che peraltro per molti ha reso ancora più indigesto il tesseramento.
Per fortuna esistono molti altri eventi che non hanno carattere di ufficialità o che sono organizzati da gruppi indipendenti e perciò non pongono alcuna restrizione ai partecipanti.
Fra questi, il bel raduno di Omegna, prima meta di questa domenica d'aprile. Una domenica che si sarebbe detta di giugno, per le temperature piuttosto alte che hanno reso molto gradevole il viaggio e già alquanto desiderabile l'ascesa ai monti del Verbano-Cusio-Ossola.
La partenza non è stata delle più mattiniere e questo ha reso un po' più frenetico lo spostamento. Aggiungiamo qualche intoppo, fra cui la transumanza di una mandria di bovini, ed ecco che arriviamo con puntuale ritardo al ritrovo, giusto in tempo per la partenza del giro turistico.


È opportuno spendere una parola di encomio per l'organizzazione, che ci ha permesso di partecipare al giro, regolarizzando l'iscrizione solo a conclusione dell'evento.
Il giro ha interessato le alture fra Omegna ed il Vergante, toccando i comuni di Pettenasco, di Armeno, e le numerose piccole frazioni. Fra queste da segnalare la piccola Coiromonte. Dominata dalla chiesa parrocchiale, questa è la località più elevata della provincia di Novara.


Strade strette, avvolte sulle colline che coronano il Mottarone, dalle quali si gode di un bel paesaggio in cui il lago d'Orta la fa da padrone.
Alla fine del giro, un po' di concitazione per l'incrocio con una gara ciclistica... Problemi di sincronizzazione.
Ritroviamo la pace davanti alla lunga tavolata dell'aperitivo, con qualche bis.
Concluso il raduno, non resta che trovare un buon posto per il nostro pic-nic. La località individuata inizialmente - presso il "parco della fantasia", intitolato a Gianni Rodari, nativo di Omegna - è risultata impraticabile, assai affollata per via di una festa.
Dopo alcune consultazioni (e con l'aiuto di due residenti affacciati al proprio balcone) optiamo per la vicina Valle Strona. Risalendo la valle, arriviamo a Strona, sede del comune sparso di Valstrona, senza aver però individuato alcun luogo adatto per consumare il pasto. Un abitante ci consiglia di salire alla frazione di Luzzogno. Così facciamo; arriviamo in questo bel paesino, del tutto inaspettato, al margine di una valle laterale.
Troviamo posto nei pressi della chiesa parrocchiale, sotto ad un'antica struttura coperta. Il caldo atipico qui è un po' mitigato e così riusciamo a goderci il meritato relax.
Dopo pranzo io, Emanuela, Laura e Giorgio decidiamo di salire al santuario della Madonna della Colletta: si tratta di una piccola chiesa che dall'alto domina l'intero abitato. Si raggiunge dopo una salita di circa dieci minuti. Il panorama e la bellezza del luogo ripagano ampiamente la modesta fatica dell'ascesa.


Il santuario è oggetto di una devozione che ha attraversato i secoli - ne danno testimonianza i numerosi ex voto - e ancora oggi è viva: ogni tre anni vi si tiene una grande festa e sul percorso dal centro abitato viene allestita una galleria coperta da teli, la quale ospita le processioni degli abitanti e dei pellegrini.
Quanti piccoli gioielli nascosti in queste terre... Una visita a questi borghi può essere davvero sorprendente.


Conclusa questa bella passeggiata, il gruppo si compatta e approfitta del circolo del paese per prendere un caffè.
Ci attende una nuova tappa: la visita al ponte romano sullo Strona. La struttura, snella e dal tipico profilo «gobbo» pare sia in realtà di origine medievale.


Qualche foto di rito ed infine siamo pronti a ripartire. Una tappa rifornimento a Gravellona e, da lì, di nuovo Omegna, poi Agrano, Armeno ed un tratto collinare sino a Gozzano, dove ci riappropriamo della viabilità principale, dopo una sosta per il più classico degli imprevisti: rottura del cavo frizione per Flavio. La sosta ci permette di fare amicizia con un gruppetto di simpatici asinelli.


Ritornati in pianura, rettilinei giusto per qualche chilometro, sino a Borgomanero: da qui raggiungiamo Oleggio attraverso i campi, fra gli estesi vigneti di Suno e Mezzomerico.
A Oleggio le strade si dividono, si chiude un'altra bella giornata in Vespa.

Alla prossima!







Commenti

  1. Un un gran bel giro , non ci siamo fatti mancare niente,
    l'andare e scoprire posti nuovi è una delle cose più belle.

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. ...un'altra buona giornata, alla scoperta di bei posti, trascorsa insieme...

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