16.09.2018 - Casale Monferrato: il raduno e la festa del vino

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L'equazione settembre = Casale è ormai data per scontata: ogni anno un triplice appuntamento ci porta nella città dei krumiri. Il raduno, organizzato dal amici del Vespa Club Monferrato, la mostra scambio e la strepitosa festa del vino.
Un intero weekend è così dedicato a Casale.
L'immancabile raduno quest'anno si è confermato un appuntamento importante e, per noi, l'occasione per ritrovare i nostri amici. Con una novità: come alternativa al pure bellissimo giro per le colline, è stata organizzata una visita guidata al centro della città. Opportunità che alcuni di noi non si sono lasciati scappare.


Casale ha una storia lunga e complessa: dalle radici Romane all'era Sabauda, passando per alterne vicende; fiorente nell'età dei Comuni, oggetto di compagne militari e dominazioni anche violente nei secoli successivi. Nota la rivalità con Alessandria, che saccheggiò Casale sino a trafugare le spoglie del Patrono della città, Sant'Evasio. Nel XIX secolo fu il secondo centro del Piemonte, dopo Torino; il resto è storia nota, anche dolorosa: rilevante sito industriale, ospitò la tristemente famosa ditta Eternit che, lavorando l'amianto, ha seminato e continua a seminare morte fra gli abitanti e gli ex lavoratori.
Oggi Casale, perse nei secoli le fortificazioni militari, si presenta come un elegante cittadina, gelosa dei suoi prodotti tipici e fiera di essere capitale del territorio monferrino.
La visita si concentra su due luoghi simbolo: la cattedrale di Sant'Evasio e la Sinagoga. Quest'ultima è una delle più belle ed importanti d'Europa. È testimonianza della rilevante presenza ebraica negli ultimi secoli e della tolleranza di cui godettero gli ebrei, cosa purtroppo non banale ed anzi piuttosto rara. Significativo il fatto che essi, pur con alcune restrizioni, per lunghi periodi non furono costretti in un ghetto; conobbero episodi di drammatica violenza solamente negli anni bui del nazifascismo, durante i quali anche la comunità casalese pagò un prezzo pesantissimo. Una signora di fede ebraica ci guida all'interno del tempio, illustrandocene le peculiarità artistiche ed architettoniche.


L'interno, risultante da numerosi rifacimenti ed ampliamenti, è riccamente decorato; fu restaurato nel 1969 dopo anni di abbandono, dovuti anche alla riduzione demografica della comunità di Casale.
Dalla Sinagoga, infine, ci trasferiamo presso l'antico Duomo, intitolato a Sant'Evasio, di cui custodisce le spoglie.


Eretto nel XII secolo, conserva la faccia in stile romanico lombardo; essa chiude il nartece, che precede il tempio vero e proprio, costituendo uno spazioda sempre ad uso civile; l'interno della cattedrale, soggetto a numerosi rimaneggiamenti, appare oggi in stile neoromanico in virtù dei restauri operati nella seconda metà del XIX secolo e non esattamente filologici, ai quali va tuttavia l'enorme merito di aver permesso la sopravvivenza dell'antica cattedrale, là dove altri - fra cui i celebre Alessandro Antonelli, attivissimo in Piemonte in quegli anni, avrebbero voluto erigere una struttura totalmente nuova.
La visita è resa ancor più piacevole dalle capacità della guida, che aggiunge aneddoti e dettagli alla sua narrazione. Il tempo tuttavia stringe, così per mezzogiorno facciamo rientro al ritrovo del raduno.
È tempo per premiazioni e saluti; lasciamo i nostri amici di Casale con la promessa di ritrovarci presto insieme per qualche momento conviviale.


La nostra giornata prosegue alla festa del Vino, con le sue prelibate specialità, ed infine con una tranquilla passeggiata in centro.
Per una volta riusciamo a rientrare prima che faccia notte, potremmo dire con una battuta, ma in fondo è un peccato perché vespare insieme è sempre molto piacevole. Alla prossima!



Ringraziamenti e complimenti vanno, come sempre, agli amici di Casale: ancora una volta capaci di organizzare un bell'evento, con la capacità di introdurre qualche innovazione e con la premura che solo gli amici veri sanno dimostrare.










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