19.07.2015 - Aurano e Piancavallo



Ore diciotto e quattro minuti di lunedì 20. Messaggio del Peppo su WhatsApp: «Che domenica strepitosa ragazzi: sono ancora euforico». Basterebbero queste poche parole per riassumere una giornata così. ma vale la pena di raccontare qualche dettaglio per invogliare qualche amico Vespista - perché no - a visitare zone poco conosciute ma assai adatte ad una scampagnata domenicale.
Giro organizzato in extremis, il sabato. Del resto, «Vespa Legend Team» è anche questo: libertà assoluta per la soddisfazione di tutti.
Luca si è prodigato di fare il sabato stesso un sopralluogo della zona, che del resto conosce come le sue tasche. 
Da 19 luglio 2015 - Aurano e Piancavallo

Così, nel mezzo di un mese di luglio che sarà ricordato come il più caldo da tempo immemore, ci ritroviamo in sella con la smania di fuggire dall'afa.
Il ritrovo è a Trecate, appena dopo le nove; il clima un poco ventilato fa sperare in una domenica più fresca dei giorni che l'hanno preceduta. Non sarà così, ma solo per i poveri prigionieri della pianura arsa da un sole eccezionale.
Guidiamo ad occhi chiusi, la strada è nota. Anzi no: guidiamo con gli occhi bene aperti, perché il caldo pare aver compromesso la ragionevolezza di alcuni automobilisti. Uno in particolare, a Bellinzago Novarese, si distingue per essere del tutto noncurante del gruppo di Vespe, invadendo la loro traiettoria praticamente senza preoccuparsi di lasciarci passare. Disgraziatamente per lui, poco più avanti il semaforo è rosso. Lo sguardo monitore, fisso e silenzioso, del nostro Presidente pare metterlo in soggezione. Dicasi efficacia comunicativa.
Accarezziamo la costa piemontese del Lago Maggiore. È casa nostra. A Fondotoce, impegniamo la variante collinare di Bieno che ci condurrà dritti dritti a Trobaso, presso Verbania. Lì, nella loro bella casa, Laura e Luca ci accolgono con l'ospitalità che ben conosciamo.
È l'occasione per un veloce aperitivo e valutare un po' il da farsi. Nei fatti, ci affidiamo totalmente alle nostre guide locali, ben sapendo di essere in buone mani. Saliamo verso Cambiasca, Intragna e raggiungiamo Aurano. È un piccolo borgo innestato sulla roccia e vegliato dai fitti boschi della Val Grande. Vi abitano poche decine di persone. Il circolo, un inatteso hotel «Regina», un mucchietto di case. Una strada stretta e tortuosa lo attraversa e lo supera, adagiandosi sul versante della roccia. Presso i tornanti, ombrose aree attrezzate per pic-nic. Una di queste fa al caso nostro. 


Da 19 luglio 2015 - Aurano e Piancavallo

Che frescura! L'area non è utilizzata di frequente: lo deduciamo dal muschio che ricopre in parte i tavoli. Una fonte di acqua freschissima completa questo posto ideale. La vegetazione è fitta, tanto da lasciar filtrare poco sole; siamo al riparo dalla calura, nel silenzio interrotto unicamente dalle nostre chiacchiere.
Non vorremmo uscire da lì: il sole nel frattempo arroventa le Vespe che, con la loro pazienza, ci attendono placide sul limitare della strada.
Dopo il pranzo al sacco, decidiamo di ripartire e di... salire. Intenzione indotta e confortata dalla temperatura delle selle...!


Da 19 luglio 2015 - Aurano e Piancavallo

La strada è a misura di Vespa, tortuosa ma al tempo stesso dolce, pur nulla insidiosa. Giù il fondovalle è lambito dalle acque scintillanti del Lago. Da qui davvero non si immagina l'afa opprimente delle quote più basse. Anzi, l'asfalto chiaro e le fronde degli alberi mi ricordano la strada litoranea delle Cinque Terre. Paragone azzardato? Non so, ma questo è comunque un luogo stupendo!
Giungiamo a Piancavallo. Da qui la vista sul Lago è ancora più ampia. Di fronte a noi la sponda lombarda con il grande abitato di Luino.
Attraverso ampie pinete, la strada sfiora il grande istituto auxologico che ha sede al Piancavallo. Da qui, è possibile scendere di nuovo verso il Lago, passando per Trarego Viggiona e giungendo infine a Cannero Riviera. A Trarego ci fermiamo per una sosta ristoratrice presso un bar.
A Cannero siamo investiti dall'afa che così volentieri avevamo dimenticato. Proseguiamo lungo la costa, toccando i comuni di Oggebbio e di Ghiffa, tornando infine ad Intra. Dopo una breve pausa goliardica di fronte all'officina del nostro amico Felice, incoraggiati da nubi scure provenienti da occidente, ci rimettiamo in sella, salutando Luca e Laura.
E abbiamo fatto bene. Dalle nubi, mosse da un forte vento, si scaricano vistose saette; le fronde degli alberi sono scosse e qualche ramo cade sulla strada. In uno scenario così poco promettente, conviene darsela a gambe. Per fortuna verso sud il cielo è sgombero da nubi. Superata Baveno, la situazione migliora visibilmente, consentendoci di proseguire in tranquillità verso casa.
C'è tempo per un paio di pause: l'una per il rifornimento, ad Arona, l'altra a Trecate, per i consueti saluti.
A presto, dunque. Agosto è alle porte e per qualche Leggendario anche quest'anno - pur senza l'amato incontro di Rosignano - «agosto» sarà sinonimo di Toscana!


Galleria fotografica:


Commenti

  1. Bellissimi posti! E il solito racconto piacevole e coinvolgente. Speriamo di incontrarci presto e auguri di buone vacanze ai leggendari che le faranno ;-)

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  2. Si, Marco ha descritto molto bene il favoloso tour di domenica , quando dice che sembrava di essere sulla strada alta delle 5 terre ,ciao Francesco buone vacanze anche a voi 3.Ci si vede prima o poi.

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  3. Grazie Francesco, sicuramente ci vedremo presto in Val d'Aosta.
    Intanto buone vacanze a voi!

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  4. Il racconto bello e coinvolgente come sempre... di posti accoglienti e tranquilli... dimenticati dal tempo e da tanta gente... eppure così speciali... anche perché sono "le nostre parti" ❤ grazie! ...bellissima giornata da ripetere!

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