14.08.2019 - Cascata del Toce

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Il fiume Toce è da sempre compagno di molte nostre avventure: esso attraversa la Val d'Ossola, nascendo in una delle sue valli laterali: la Val Formazza. È proprio a breve distanza dalla sua origine che esso compie un imponente salto, dando forma alla celebre cascata del Toce.
Essa è fra le più spettacolari d'Europa, vantando un notevole dislivello: ben 143 metri.
Doveroso, quindi, rendere omaggio, di tanto in tanto, a questo importante corso d'acqua, con una visita alla valle dove nasce.
È il caso di questa gita di metà agosto, organizzata con lo scopo di cercare frescura e con la voglia di tornare, dopo un po' di tempo, ai piedi della grande cascata.
Ancora una volta, perciò, percorriamo la SS 32 prima e la SS 33 poi; costeggiamo il lago Maggiore sino a Feriolo, inoltrandoci poi nel territorio dell'Ossola.
Teniamo il Toce alla nostra destra; superata Domodossola, ci dirigiamo verso la Valle Antigorio, la quale anticipa, nel percorso, la Val Formazza.
Incontriamo località divenute famose per i centri termali, e non solo; Crodo, per esempio, ha dato il nome ad una nota acqua minerale ed al celebre analcolico biondo.
Presso Premia sostiamo per il pranzo: c'è la festa campestre. Qui troviamo Laura con Denis ed alcuni amici.

Si possono scegliere specialità montane e piemontesi: con polenta e spezzatino non si sbaglia.
Dopo pranzo, a pancia piena, possiamo affrontare l'ultimo tratto di salita nel migliore dei modi.
Il salto del Toce ha luogo a 1675 metri di quota: qui un piccolo balcone in legno, aggettante sulla valle, permette di godere del panorama mozzafiato, quasi coinvolti nei flutti di quello che qui è poco più che un torrente.


A questa altitudine si apre un vasto altipiano: un grande piazzale funge da parcheggio; tutt'attorno sorgono alcune strutture ricettive, fra le quali è degno di nota lo storico albergo ottocentesco, le cui mura tinte di giallo sono da decenni protagoniste consolidate di tutti gli scatti che ritraggono la grande cascata.


Più a nord sorge un piccolo villaggio, Riale: un piccolo agglomerato di case rocciose, attorniato dai rilievi delle Alpi Lepontine e dominato dalla piccola chiesa, eretta su una collinetta. Poco distante sorge il grande sbarramento della diga di Morasco, che trae il nome da uno storico villaggio Walser, oggi sommerso dalle acque dell'omonimo lago artificiale.
Durante i mesi estivi la cascata del Toce è mantenuta a pieno regime: è questa senz'altra la stagione migliore per visitarla.
Tanto meglio se la giornata è limpida e soleggiata: i colori vivaci di questa valle ripagheranno la fatica della salita che, peraltro, è perfettamente alla portata dei nostri piccoli monocilindrici.
Anche questa volta per il rientro preferiamo l'altra sponda del Toce, che di fatto costeggiamo sino alla sua foce, nel Golfo Borromeo, dove le acque del fiume si uniscono a quelle dell'amato lago Maggiore.
Alla prossima (e con l'Ossola non finisce qui!)














Commenti

  1. Una bella giornata ossolana, tra amici, cibo e aria di montagna, con le cascate del Toce che non deludono mai! Belli i giri coi bambini :-D
    Grazie Marco, ancora una volta, per la pazienza (accompagnata dalla passione) che dedichi al blog per documentare le nostre gite :-)

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