Pan e salam a Montemartino: 2° edizione

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Pan e salam a Montemartino


"[...] a questa giornata ne debbano seguire tante altre sullo stesso modello."

Da giorni e giorni ho in mente che il racconto, a seguire, dovesse iniziare con questa frase a conclusione del testo di Marco risalente ad un anno fa.

La festa organizzata l'anno scorso mi ha lasciato un segno indelebilmente positivo, che proprio durante lo svolgimento della festa stessa era già chiaro a molti di noi che fosse necessario replicare.

Agosto del duemilaventidue è l'occasione giusta.

Già nei mesi precedenti ci pensavo e ripensavo: la mia esigenza era solamente che fosse tutto un po' più comodo, un po' più attrezzato. Per questa seconda edizione di Pan e Salam a Montemartino mi sarebbe piaciuto avere a disposizione i classici set da birreria, solitamente composti da: un tavolo in legno con gambe ripiegabili in ferro e due panchine realizzate allo stesso modo. Potevo accontentarmi di un solo set? Assolutamente no, così provvedo ad acquistarne un paio. Sono relativamente economici, magari non rifinitissimi, magari non grandissimi ma credo che per il nostro utilizzo siano più che validi e si intonano con lo stile rustico del luogo.

Nei giorni precedenti ho cercato di prevedere il più possibile, questa volta senza tutta la tensione della prima edizione, quindi inizio a recuperare il necessario, mentre i preparativi veri e propri li inizio solo la sera prima: provvedo a ricoprire i due tavoli con una comoda tovaglia in carta, poteva poi mancare l'assa da ponteggio? Eh no! Immagino che i due tavoli non possano essere sufficienti, così lavo e successivamente ricopro l'assa da ponteggio, posizionata semplicemente sui due tavoli opportunamente distanziati fra loro. Ne risulta una bella tavolata del tutto simile all'annata precedente però più stabile ed uniforme. Posiziono otto sedie e tre panchine: eventualmente sistemiamo all'ultimo istante. Anche per questa edizione ho voluto realizzare il festone dedicato al Vespa Legend Team. Mentre l'anno precedente, date le scarse risorse, ho realizzato un festone francescano, ritagliando, piegando, incollando dei tovaglioli infine appendendo il tutto presso l'ingresso del cortile e nonostante tutto: ha fatto il suo servizio; quest'anno avevo a disposizione fortuitamente della pellicola in plastica con effetto cromato, wow: farà un figurone! Lo scarto della tovaglia si è rivelato ottimo per la realizzazione delle lettere. Modestamente il risultato è stato eccellente.

Curioso il fatto che il giorno precedente mi abbia scritto Damian per chiedermi se l'indomani fossi libero in modo che sarebbe passato a trovarmi. "Mi spiace Damiano: saranno presenti i miei amici vespisti". Chiudevo così frettolosamente, ma dispiaciuto, l'argomento Damiano. Per fortuna c'è la mamma che frutta ottime idee la dove non riesca ad arrivarci io: "chiamalo e digli di venir su lo stesso no?!". Beh si: l'idea è giusta, la proposta è doverosa ma nella mia mente c'era la consapevolezza che servisse un buon argomento, un buon motivo per convincerlo. Nel giro di pochi minuti maturo il pensiero, sfuggito prima, che fra i vespisti c'è Marco! Accidenti come non ci abbia pensato ieri! La sua presenza sarà il motivo valido per convincerlo! Così fu: due zappini e una telefonata: assicurano la presenza di Damiano che per l'occasione utilizzerà la Marrone lambratese [ndr: Innocenti Minitre], è proprio durante la telefonata che maturo l'idea che questo fatto dovrà restare ignoto: faremo una sorpresa agli altri: Damiano accetta sorridente. Dopo qualche istante utilizzo la tecnologia moderna per inviargli la mia posizione: gli sarà utile l'indomani per raggiungerci.

Al mattino inizio i preparativi in tutta tranquillità mentre penso all'incredibile agitazione e tensione che hanno caratterizzato la preparazione di un anno prima. Sono estremamente convinto che l'attuale attrezzatura a disposizione mi infonda quella tranquillità, perché comunque vada ci saranno dell'ulteriore spazio e posti a disposizione senza dover sacrificare nessuno. A volte sono anche alcuni dettagli, che normalmente si trascurano, a fare la differenza, degli esempi banali: la presenza di un bidone per la raccolta dei rifiuti che si genereranno, non sarà sicuramente un bidone a compromettere la giornata, ma io detesto essere impreparato. 



Tendenzialmente si parte da una sorta di antipasto, le patatine fritte di solito sono ben gradite: quindi impiattate le patatine. La seconda parte di antipasto sarà la pizza che la mamma si ostina a riscaldare poco prima per formare la crosticina sotto. Si ci sta: calda e la presenza di crosticina fanno apprezzare notevolmente di più la pizza. La parte più importante è affettare due salami e mezzo di quelli buoni, naturalmente durante le attività di affettatura si assaggia! Discorso simile per il pane: ho proprio divorato l'ultima parte difficile da affettare.

Mano a mano che si avvicina l'orario buono per l'arrivo, uno dei primi pensieri è posizionare le bottigliette di acqua fresca: ovviamente arriveranno accaldati da questo sole rovente che caratterizza questa estate duemilaventidue: l'acqua è indispensabile. Meno male che la sera prima mi sia ricordato di metterle in frigo.

Ad un certo punto la telefonata di Damiano che sostiene di essere arrivato ed effettivamente lo trovo nel piccolissimo parcheggio adiacente alla chiesa. gli spiego come arrivare direttamente a casa; per l'occasione voglio immortalare il suo arrivo, filmo tutta l'arrampicata finale col telefono, quando oramai è giunto nel giardino sento un suono famigliare tum tum tum: ma questa è una Vespa, nooo volevo far trovare Damiano già li: poco male. Una GL scende dalla discesina ripidissima lato chiesa, è Luca che mi avvisa che gli altri arriveranno dal lato salita ed in effetti nel giro di pochi secondi di tempo arriva tutta la squadra.

A questo punto inizia un po' di quella sana tensione e forse più confusione da inizio festa: i vari saluti di rito sperando di non dimenticare nessuno; vorrei tanto comunicare che ho predisposto un tavolo per appoggiare gli effetti personali, Dario sostiene che è una panchina su misura per lui, come ben immaginato si rivela comodo per i vari "bagagli". Io cerco sempre di dare priorità al comfort personale, quindi mi preoccupo di indicare la direzione per il bagno: vale un po' lo stesso discorso per l'acqua, dopo un viaggio del genere c'è sicuramente bisogno di ristorare un po' la propria persona.

Fra i saluti non mancano pensieri, dolci, vino e persino due graditissime piante per mia mamma.

Laura e Denis sono leggermente in ritardo, mica vero: fra saluti, chiacchiere perdute da un anno, curiosità sulla Mini di Damiano, accomodamenti vari, non c'è nemmeno il bisogno di comunicarci fra noi che sia il caso di attendere pochi minuti per il loro arrivo con altrettanti dolci e beveraggi.

Posizionate le bottigliette di acqua e le patatine è stato relativamente facile ed automatico accomodarci per dare inizio alla giornata. Mia mamma è già ai fornelli per la riscaldata necessaria alle pizze, io e Laura iniziamo a fare la spola fra tavolata e cucina, accidenti: sarà la mia percezione ma i Legendari sono più svelti a mangiare rispetto alla catena di fornitura delle pizze.

Sbrigate le prime formalità con gli antipasti è finalmente il momento dell'oggetto di questa festa: il salame crudo di Varzi che ho provveduto ad affettare e disporre su qualche piatto. Nonostante abbia udito molti meno commenti, credo che ce lo siamo spazzolati in minor tempo rispetto l'anno precedente: nessuno si tira indietro di fronte a tal delizia.

Il dolce: ho procurato del tiramisù (io ne sono abbastanza ghiotto), unito ad altri dolcetti offerti dai legendari, formano l'ultimo piatto da degustare.

Per terminare: caffè.

Proprio poco dopo il caffè il meteo pensa bene di farci uno scherzone: inizia a gocciolare. Non ci spaventiamo per così poco: trasferiamo tavole e panche sotto al portico, siamo svelti, forse tre minuti, anche il meteo è svelto: tre minuti e finisce tutto!

Dopo il piccolo trambusto per il trasloco, inizia la socializzazione: tante chiacchiere a volontà; rammentarle tutte è impossibile, i ricordi vivi sono discorsi vari sulla Mini, discorsi vari sulla Sprint Veloce di Flavio [ndr: stupenda], illustro un po' casa e spazi vari a Damiano, quasi dimenticando che lui fosse in visita per la prima volta, illustro lavori e pulizie varie: Emiliano ha buona memoria su come fosse la situazione l'anno scorso. Io non mi accontento delle chiacchiere sulla Mini, quindi mi piacerebbe provarla: un piccolo giretto di un paio di chilometri con Damiano per aver modo di apprezzare la scatoletta di Lambrate: se esteticamente non ho mai sopportato le eredi della Mini90, guidarla è invece un piacere, silenziosa, più macchina rispetto la 90, buon tiro del motore giapponese, forse un tantino lunghi i rapporti, incredibilmente preciso il comando del cambio con corsa abbastanza corta; frizione dolce il giusto [ndr: non del tipo on-off come la 90].

Non rammento assolutamente il motivo ma so che io, Flavio e Damiano ci siamo trasferiti al piano superiore del portico perdendoci in chiacchiere varie. Mano a mano si aggiungono i vari legendari: Marco, Luca, Fabio, Denis che si arrampica su e giu dal portico come se niente fosse, mi chiede se possa giocare coi cocci di tegole varie [ndr: ho pensato di romperne ben sei mediante scivolata acrobatica due giorni prima], gli ho risposto di fare come volesse a patto di non farsi male. Il piccolo cumulo di sabbia, cocci di tegole e qualche maceria sono stati sede dei suoi giochi. Che bello vedere un bambino che preferisce la sabbia al cellulare!

Uno dei momenti più divertenti in assoluto è stato il racconto di Marco su come abbia incontrato Damiano. Giustamente Marco ci fa notare che con qualunque auto si fosse presentato Damiano, probabilmente gli sarebbe sfuggito: ma una Minitre marrone non ha molte probabilità di essere un esemplare differente da quello di Damiano, quindi l'idea di mettersi in mezzo alla strada adiacente la piazza della fiera di Varzi, fermando letteralmente l'auto chiedendo "Lüuuuu du ca'l vaaaaaa?"

"Dal Peppo: doveva essere una sorpresa". Giustamente qualche giorno dopo Marco mi fa notare "püsé surpresa d'inscì!" Come dargli torto!

Io non ho assolutamente idea di come e cosa abbiano vissuto i legendari, sta di fatto che più penso alla giornata più ho la percezione che sia volata. Nel mezzo delle nostre chiacchiere si percepiscono due motori di Vespa: Francesco e Tonino ci fanno una sorpresa passandoci a trovare! Che bello: il giardino ospita vari mezzi fra Vespe e Bajaj ma sottolineo non essere un raduno. Il tempo è passato troppo in fretta e come sempre giunge il momento dei saluti e delle ripartenze. Laura si intrattiene qualche minuto in più, Denis non vuole andare via, lo dice parecchie volte fino al punto che deve cedere e si conclude così la seconda edizione del Pan e Salam a Montemartino. Che dire? A presto!

Un ringraziamento a tutti per la visita e la bella giornata.












Commenti

  1. Brauu PEP racconto di una giornata perfetta ...e2 la bella ospitalita' pan e salam ,la compagnia , la gradita presenza di Damiano , un GRAZIE a te e Lucia

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  2. Accoglienza sempre strepitosa di Peppo e Lucia, che ogni anno ci regalano una bella giornata!

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