08.2015 - Toscoleggendari /1: Verso Pisa

Da 1-9 agosto 2015 - Toscoleggendari

Seppure con la mancanza del Memorial Profeti, nel Vespa Legend Team resta valida l'equazione: estate = Toscana. Questo per la presenza, in quelle belle terre, di amici speciali. Così la bella stagione diviene il momento ideale per salire in sella e superare l'Appennino.
Per molti Leggendari, invero, quest'anno non è stato possibile affrontare il viaggio, fra impegni lavorativi e familiari. Per Luca e Laura, invece, è stata l'occasione per un'altra vacanza nella Maremma livornese, sempre in sella alla loro fedele PX «Azzurra». Per me, l'occasione per staccare per qualche giorno e rivedere i soliti brutti ceffi, col piacere di portare con me due preziosi amici: Mattia e Caterina.
Non è la prima vacanza in Vespa che faccio con loro: tre anni fa girammo in lungo ed in largo fra Val Seriana e Val Camonica; questa volta il raggio si è ampliato, arrivando nella Toscana, terra che tutti e tre amiamo da sempre.
Una bella occasione per assaporare l'indole viaggiatrice dei nostri mezzi, che abbandonano la loro veste utilitaria per trasformarsi in qualcosa di diverso, qualcosa di magico. Per dirla con le parole di Caterina, con la Vespa «sei immerso nel paesaggio» e «ti gusti il viaggio», seppure con tempistiche dilatate e con maggiore sforzo fisico.
Da 1-9 agosto 2015 - Toscoleggendari

Come dicevo, per quest'anno il Memorial di «Checco» Profeti non ha avuto luogo. Ciò nonostante abbiamo cercato di porvi rimedio a modo nostro, cogliendo l'occasione per un bella giornata in compagnia di Ruggero e di altri amici.
Il viaggio è stato pianificato rapidamente, forti dell'esperienza maturata in diversi anni di scorribande toscane. Il tragitto è il solito: Tortona, Valle Scrivia, Scoffera, riviera di Levante, Passo del Bracco, La Spezia, Versilia e, infine, la città della Torre Pendente. Circa trecentoquaranta chilometri che in effetti conosciamo bene e che sono ormai così familiari, da essere desiderati per un anno intero. Oh sì: lunghi inverni ad immaginare la Vespa carica fra le curve del Bracco, nel loro frenetico replicarsi, sotto al caldo sole d'agosto. La macchia mediterranea, il mare che si fonde col cielo, il canto vigoroso delle cicale.
Ebbene, in questa estate caldissima e soleggiata, abbiamo avuto la fortuna di incontrare, alla partenza, il primo giorno di brutto tempo. E quando dico il primo, intendo proprio il primo dopo lunghe settimane di afa al limite del sopportabile. 
È sabato 1° agosto. Le previsioni da qualche giorno annunciano il peggioramento delle condizioni meteorologiche. Alle cinque del mattino, appena svegli, l'irridente siparietto del primo scroscio di pioggia. Non promette bene. Ma un messaggio di Mattia sprona: conviene che si parta, prima che peggiori. 
E così si parte, da Abbiategrasso, con le tute pioggia. Piove, non forte, ma piove. E continuerà a farlo sino a Mortara. Da lì in poi, l'acqua cesserà di cadere dal cielo per diversi chilometri. Attraversiamo la Lomellina con le strade bagnate, con gli occhi bassi per controllare il fondo stradale e quelle insidiose pozze di acqua schiumosa. L'aderenza, in queste condizioni, è assai precaria. Procediamo così a velocità moderata sino a Serravalle Scrivia, dove effettuiamo il primo rifornimento.
Un cielo cupo e grigio sovrasta l'Appennino Ligure. Ci lasciamo alle spalle alcune località della Valle Scrivia, procedendo verso Busalla. Dalle parti di Isola del Cantone, noto a bordo strada una Vespa familiare. PX bianco dall'aria vissuta, fazzoletto rosso annodato al retrovisore... Ma è il Tony! Strani casi della vita. Nessuno era al corrente dei progetti dell'altro eppure... eccoci qui, tutti diretti verso il mare. Tony è in compagnia dell'amico Ivano: sono diretti a Framura, proprio ai piedi dell'alta Val di Vara e non lontano dal Parco delle Cinque Terre.
Beh, si fa strada insieme.

Da 1-9 agosto 2015 - Toscoleggendari

Affrontiamo la Scoffera, preferendo questa volta la variante meno paesaggistica della galleria. È meglio mettere in cascina qualche chilometro, visto il tempo incerto. A Casella cadono gocce che paiono secchiate. Lasciano presagire un diluvio che poi, nei fatti, non ha luogo. Che fortuna!
Così arriviamo a Chiavari senza pioggia; proseguiamo per Sestri, dove è d'obbligo la
«pausa focaccia». Una prima panetteria risulta assai affollata. Con la seconda non sbagliamo e la focaccia, ovviamente, è squisita!
Il tempo va peggiorando anche qui e ci sprona a rimetterci in sella. Il Bracco con la pioggia non è molto attraente, perciò affrettiamo il passo.
E la fortuna ci assiste ancora: niente pioggia su quello che, probabilmente, è uno dei valichi italiani più piacevoli da percorrere su due ruote, seppure questo sia oggetto di molte controversie, causate perlopiù da pochi motociclisti irresponsabili.
E questo non è il Mugello: in compenso è bellissimo percorrerlo in Vespa, con tranquillità. Curve dolci e numerose, a centinaia. Pare di scrivere, di disegnare con le piccole ruote.
La Val di Vara ancora una volta mi appare con le ferite di quel maledetto ottobre del 2011: strade rattoppate un po' frettolosamente, transenne provvisorie, grandi fronti franosi al lato della strada che lasciano scoperte le radici degli alberi. Per fortuna alcune delle ferite di Borghetto di Vara sembrano quasi rimarginate.
Arriviamo a La Spezia e ci concediamo un po' di relax. Ci mancano poco più di settanta chilometri a Pisa. Ma c'è la Versilia di mezzo. E Versilia, ad agosto, significa caos. Mi faccio promotore di uno strappo alla regola: qualche decina di chilometri in autostrada, per arrivare con un pizzico di anticipo e schivare la minaccia dei temporali.
Una scelta felice, perché in effetti ci ha risparmiato un po' di tempo e di fatica. Arriviamo a Colignola senza prendere pioggia, accolti con la solita ospitalità dal grande Francesco.

È il momento di tirare il fiato e di riposare un poco. Almeno sino all'ora di cena, quando si comporrà un primo gruppo - di Leggendari lombardi e di Leggendari... indigeni - per una pizza in compagnia. Viste le cattive condizioni meteorologiche, il trasferimento avviene su un mezzo speciale: il vecchio Ducato passeggeri di Francesco. La scolaresca improvvisata così si dirige verso Pisa.
L'indomani è la giornata dell'incontro con Ruggero e gli altri amici, un'occasione di festa di cui abbiamo già parlato.

Il ritorno da Colonnata, nel tardo pomeriggio, prevede la variante verso Marina di Pisa, con la possibilità di fare il bagno al mare. La giornata è calda e quindi l'occasione per un po' di frescura è ghiotta. E così possiamo godere anche di un magnifico tramonto sul Tirreno. La giornata è stata calda e soleggiata; il globo incandescente, ormai esausto, si immerge nel mare calmo e trascina con sé luce e calura. Serenità e pace, miste alla soddisfazione per la bella giornata, ci accompagnano sul lungo, surreale rettilineo che collega Marina al capoluogo. 


Da 1-9 agosto 2015 - Toscoleggendari

Ceniamo da Francesco, portando un po' di Lombardia in terra Toscana, con l'ottimo risotto allo zafferano cucinato da Mattia.
Nel corso della serata iniziamo a pianificare l'itinerario del giorno successivo. Francesco ci propone l'alta Versilia con le sue grotte, con la possibilità di passare poi in Garfagnana. Tante avventure ancora ci attendono... Al prossimo appuntamento!


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Commenti

  1. Solo alla fine del racconto mi accorgo che purtroppo noi non c'eravamo ,bellissimo.

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  2. Grande marben. Grandi Legend. Non vedo l'ora di prendere posto in formazione.
    Ruggero

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  3. Gran bel viaggio, complimenti. Quel motociclismo slow come piace a noi. Complimenti a tutti

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  4. Bene... un appassionante racconto a puntate... Marco che dire? se non che trovi sempre le parole migliori per raccontare le emozioni di ogni viaggio in toscana!
    ...vorrei scrivere la mia puntata dell'Elba... pronti, pc e via!

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  5. Non vediamo l'ora, Laura!
    Grazie anche a Ruggero e ad Antonino!

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