3-5.06.2016 - Giro dei Tre Mari

Mi ritrovo con onore a raccontare la Tre Mari, che ormai sta diventando una sana abitudine per noi... quell’abitudine che non vorresti smettere mai!
Per i dettagli riguardo alla descrizione della Manifestazione rimando ai racconti delle edizioni precedenti.
Ora prendo spunto da una una citazione che è apparsa sul gruppo facebook:
“Perché le emozioni più forti, quando le viviamo, non le fotografiamo. E la vera felicità non la pubblicheremo mai. Perché quando siamo felici non siamo online”.
Può sembrare una contraddizione, perché sto scrivendo per un blog, che ha una galleria fotografica… ma per significare che - malgrado essere online sia gratificante - non tutto viene raccontato o fotografato… fortunatamente anche in questo tempo c’è ancora una parte di emozione che rimane negli occhi e nel cuore! ...forse la più preziosa…
Eppure la cronaca va fatta ed io ci vado a nozze, perché raccontare mi piace, soprattutto quel che vivo.

Da 2-5 giugno 2016 - Giro dei Tre Mari


L’atteso Giro dei Tre Mari 2016 si svolge dal 3 al 5 giugno, tre giorni passati a scorrazzare su due ruote, lambendo appunto tre mari e diverse regioni.
Il clima si riscalda in anticipo: con l’accettazione dell’iscrizione, i vari comunicati via mail dell’organizzazione (tra cui uno con il racconto della mia prima Tre Mari pubblicato in calce), i commenti dei partecipanti sull’attiva pagina facebook con le foto dei preparativi…
Si surriscalda il giorno della partenza: arriviamo da diverse zone, ognuno a modo suo raggiunge Bari. A me e Luca quest’anno tocca l’aereo, viaggio più comodo e veloce rispetto al treno, mentre l’inossidabile Felix parte con auto e carrello al seguito, a lui tocca il viaggio più tosto: trasportare le vespe e i bagagli… meno male che poi condivide la strada con Fede.
Raggiunto il quartier generale, l’Hotel 7 Mari di Bari, con largo anticipo nel primo pomeriggio, abbiamo tutto il tempo di salutare gli organizzatori e veder arrivare gli altri partecipanti... anche tanti amici che ritroviamo con piacere!


Veniamo ben accolti da Maurizio & C. con inconfondibile simpatia e calore, preziosi gadget e bevande fresche… tra loro, Mauro è presente con la sua MG Radio per le interviste: quando mi dicono che intervisteranno anche me, mi assale un’agitazione, perché scrivere mi piace, ma parlare con un microfono no! Eppure il clima amichevole e gli intervistatori sensibili fanno miracoli… così anch’io fornisco il mio contributo vocale. 

Da 2-5 giugno 2016 - Giro dei Tre Mari

Ma non abbiamo ancora parlato del tempo! argomento all’ordine del giorno in questa pazza primavera… e poi si sa… alla Tre Mari l’acqua c’è... e non viene solo dal mare!
Infatti verso sera un acquazzone allaga il parco mezzi, creando un’atmosfera surreale… ma noi tremaristi la prendiamo come una vera benedizione!



Da 2-5 giugno 2016 - Giro dei Tre Mari

Cena in tarda serata, in allegra compagnia, con la mia pizza al nero di seppia e salmone, poi nanna che domani si parte!
Bene, è già domani, Piazza del Ferrarese: schieramento sotto il gazebo (Luca&Me, Felice, Enrico), con pettorina indosso, foto di rito, saluti e via!
Da brava zavorra, roadbook sempre a portata di mano, per trovare le strade giuste perché è opportuno seguire i percorsi prestabiliti, dove passano i furgoni dell’organizzazione.
Lo sappiamo, non è una gara, ma un giro turistico, quindi col rifornimento il caffè ci sta.
Ci aggreghiamo ad un altro equipaggio di amici: Roberto, Ciccio&Daniela, Giuseppe, Fabio e la nuova conoscenza Emiliano. Destinazione: Scalea.
Le tappe principali del percorso sono: Bernalda, Oriolo, Castrovillari con fermate a timbro sul roadbook oppure con scontrino d’acquisto.
Il meteo è buono e il paesaggio sempre emozionante -la sosta più ghiotta a Castrovillari presso una Fattoria dove ci attende un ricco buffet a base di salumi tipici, formaggi e provole a pasta filata e la tipica nduja -l’episodio più carino l’attraversare di un gregge che ci ha imposto uno stop dovuto alla natura -la parte più spettacolare attraverso il Parco del Pollino: una strada da favola, verdeggiante, panoramica… al culmine della salita un lago spettacolare al tramonto, un vero peccato non fermarsi per l’ora tarda…

Da 2-5 giugno 2016 - Giro dei Tre Mari


Una riflessione sullo spirito di gruppo: non significa convincere gli altri che quello che vuoi fare è il meglio, ma rinunciare ad un pezzettino di quel che vuoi per andarsi incontro.
Può significare anche fermarsi a dare un occhio a chi è fermo per strada.
A Scalea ci arriviamo tra gli ultimi all’imbrunire, il parcheggio dell’Hotel Parco dei Principi appare come un grande rimessaggio di vespe e lambrette, anche loro stanche, lì ferme a riposare. 


Da 2-5 giugno 2016 - Giro dei Tre Mari

Da 2-5 giugno 2016 - Giro dei Tre Mari

Qui per me è necessaria una sosta, non sono in gran forma, il mal di testa mi attanaglia ed ho davvero bisogno di una doccia calda a lavar via la stanchezza - questo non fa di me una donnavventura, sono di malumore e salto anche la cena - ma poi si va in centro col trenino, in gruppo come un’arzilla comitiva di turisti e un buon gelato mi rianima.
Purtroppo le mie due notti a Scalea non sono di buon riposo causa vicini troppo rumorosi stile villaggio turistico: ben venga l’allegria, ma la mattina ci si sveglia presto, ci sono diversi km da macinare e comunque ci vuole rispetto!
Barcollo ma non mollo e l’indomani rinuncio al possibile relax da spiaggia per due giri facoltativi: -il primo la mattina presso Orsomarso un grazioso paesino dove ritroviamo a sorpresa con piacere Calabrone (che a causa di un imprevisto non ha potuto partire da Bari) e verso la valle del Fiume Argentino caratterizzato da un’acqua limpidissima dove ci cimentiamo in un polveroso sterrato -il secondo nel pomeriggio con meta Maierà, delizioso abitato separato dal dirimpettaio Grisolia per mezzo di una vallata che offre un quadro suggestivo col suo Museo del Peperoncino e poi Diamante la città dei variopinti murales. 


Da 2-5 giugno 2016 - Giro dei Tre Mari

Come già vi ho raccontato, non manca mai l’offerta di buon cibo, che sia colazione con ottima brioche al cioccolato bianco o aperitivo con salumi tipici o rinfresco con biscotti e bibite fresche… Alla Tre Mari si mangia eccome!
Il terzo giorno si rientra da Scalea a Bari con percorso diverso e tappe principali: Maratea, Sapri, Brienza, Oppido Lucano.
Sulla strada verso Sapri, uno scampato incidente, ci ricorda che la prudenza è importante.
A Brienza ci fermiamo per un pranzo veloce ma saziante a base di caprese e salumi.
Verso Oppido Lucano la strada si fa interessante e la tabella di marcia del ritorno, considerata l’andata, è ottima!
Ma a cosa servono gli imprevisti? Il tempo ci mette lo zampino, ci sono nuvole minacciose all’orizzonte, tanto da farci mettere in fretta gli antipioggia e farci optare per la strada più scorrevole, forse quella che ci ha portato dritti nel bel mezzo del temporale…
Ma a Bari ci arriviamo bene.
Da 2-5 giugno 2016 - Giro dei Tre Mari

L’ultima sera è quella più triste e allegra allo stesso modo: finisce l’avventura ma c’è la “uacezza” dove si mangiano cose buone tutti insieme, ci si racconta, ci si saluta...
Nostalgia, voglia di ripartire, di andare ancora in vespa… tutto nella norma, si chiama “tremarite” e colpisce chi su due ruote ci sa stare bene!
Alla prossima! auspico sempre con qualcun altro del nostro Vespa Legend Team… quindi chi ha orecchi per intendere, intenda!

Laura



Ringraziamenti: a chi ha ottimamente organizzato, a chi si è pazientemente occupato dei bagagli, a chi ha partecipato, a chi ha simpaticamente viaggiato scherzato e mangiato con noi, alle strutture che ci hanno accolto, alla natura per i bellissimi paesaggi, al buon cibo ;-)




Raccontare la Tre Mari non è facile - bisogna viverla - e soprattutto la prima, non si scorda mai! la mia è stata nel 2014 quella “del giro nel Salento” tanto per intenderci...

Un meraviglioso percorso a triangolo, che ci ha mostrato la magia salentina, col suo cielo e il suo mare bellissimi, malgrado la pioggia torrenziale che ci ha accompagnati...

Inizio da Bari - una bella città - con il briefing (chiamato amichevolmente roastbeef) dove avviene la consegna del roadbook ossia il mitico libretto con le istruzioni per l'uso che diventa il fido compagno di viaggio!

L'indomani mattina la vera partenza, con la tua squadra sotto il gazebo e l'atmosfera carica: una parata di vespe e lambrette, colorate e accessoriate, con adesivi, fasce scudo, da ogni parte d'Italia e non solo...

L'impatto visivo è simile a quello dei grandi raduni, indossata la pettorina ti senti subito nel clima di gara... in realtà è un giro turistico non agonistico ma partenze a distanza, tappe, timbrature e passaggi a scontrino alimentano l'idea di prendere parte a qualcosa di unico e speciale!

Da “vespasseggera” ho avuto titubanza a partecipare, invece è molto divertente, oltre a goderti il paesaggio riesci a dare il tuo contributo facendo in qualche modo da navigatore...

I percorsi passano attraverso paesaggi diversi: la campagna che appare subito stupenda e rilassante con terreni verdeggianti ricoperti da ulivi, delimitati da candidi muretti a secco, puntinati di fiori colorati...

Buen retiro per gli occhi e per l'anima... ti godi la natura in modo spettacolare!

La vegetazione può farsi più fitta e scura, oltre al paesaggio anche le condizioni meteo cambiano. Si alternano veloci statali, provinciali più tranquille e panoramiche strade minori che si addentrano nei paesi a volte in un susseguirsi di tornanti... E poi c'è il mare!

Confortante sapere che a fine equipaggi passa il furgone scopa, in caso di bisogno o guasto meccanico: l'Organizzazione c'è, nulla è lasciato al caso.

Attraverso paesaggi, compagni di viaggio, alloggi diversi... si vive questo bel giro.

Alla conclusione la nostalgia ti assale, come a dire: finisce qui... ma l'ultima serata è prevista un'allegra cena finale, per salutarsi con la confortante frase: -alla prossima- come a dire che, no, non finisce qui!

Un'organizzazione attenta e presente alle esigenze dei partecipanti, contraddistinta dal calore umano tipico di queste zone.

Alla fine la nostalgia è davvero un sentimento che arriva, col cessare del rassicurante rumore delle vespe e dell'allegro vociare dei vespisti... nostalgia per la bella esperienza vissuta e contentezza che rimane... fatta di immagini, emozioni, belle cose...

Per qualche giorno ci si ritrova tante persone assieme... ognuno col suo ruolo lavorativo oppure con l'ansia di un non lavoro, con problemi personali messi da parte - solo una vespa e la voglia di girare per quel pezzo d'Italia - e chissenefrega se qualcuno penserà che è poca cosa...

Un gruppo di adulti che giocano, si divertono, socializzano dimenticandosi per un po' di tutto il resto... per me non è poca cosa, se al rientro ci sono rinnovate energie e una marcia in più per affrontare la quotidianità - con un pieno di sensazioni, emozioni, conoscenze di persone e luoghi che sicuramente possono arricchire la vita.


Laura Minoletti……..zavorra 1035




Galleria fotografica:


Commenti

  1. Grazie, leggere l'entusiasmo dell'avventura è molto coinvolgente. Complimenti per la narrazione. Complimenti per la vostra unione. Brava e bravi...

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  2. Grazie, leggere l'entusiasmo dell'avventura è molto coinvolgente. Complimenti per la narrazione. Complimenti per la vostra unione. Brava e bravi...

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  3. Grandi ...bravi... bel racconto. orgoglio del VLT..

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  4. Oramai siete veterani alla tre mari, anche nel raccontare l'avventura, bravi

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  5. E' emozionante raccontare di una bella avventura, grazie :-) alla prossima!

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  6. Ottimo racconto. Grande nostalgia. Un abbraccio a tutti i Legend.
    Ruggero

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  7. Ciao Ruggero, mi fa piacere leggerti qui. Spero che tu stia bene. A presto!

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