Di nuovo a Quarna Sopra


>Guarda la galleria fotografica!

La posizione privilegiata fa del belvedere di Quarna Sopra, a pochi chilometri da Omegna, un luogo dal panorama eccezionale, che comprende gran parte del lago d'Orta, del massiccio del Mottarone e della pianura a sud del Cusio.

Siamo già stati qui diverse volte, ma anche in questa estate 2021 è stata la prima meta scelta per un'uscita in gruppo, sapendo di trovare un luogo ideale per un pic-nic, godendo di temperature più miti rispetto a quelle torride che hanno intrappolato la pianura nell'afa più opprimente.
Quarna Sopra sorge alle pendici del Monte Mazzocone, ad ovest di Omegna e in un comprensorio racchiuso fra la Valsesia, ad occidente, e la Valstrona, a nord.
Una zona prevalentemente boschiva, ricca di sentieri, che offre molteplici possibilità per scampagnate e lunghe camminate.

La salita da Omegna non è impegnativa, ma è tutto un susseguirsi di tornanti, appena superato l'abitato di Cireggio; prima della destinazione si raggiunge il comune di Quarna Sotto, a circa ottocento metri sul livello del mare. Quarna Sopra, a qualche decina di metri di quota più su, sorge a poche centinaia di metri dalla prima: benché si tratti di località molto piccole e molto vicine, è curioso osservare come siano rimasti due comuni distinti, uniti solo durante l'epoca fascista e con non poco malcontento da parte della popolazione locale. Basti pensare che l'unione «delle Quarne» causò la rivolta di alcune donne della località superiore, le quali furono peraltro punite con un mese di carcere. Tempi difficili, quelli, ma che non piegarono la fierezza delle popolazioni locali!

Questi piccoli borghi, oggi, custodiscono tradizioni culturali ed artistiche di rilievo: Quarna Sotto è sede di un festival musicale, come anche di una bottega artigiana nella produzione di strumenti a fiato; Quarna Sopra, da qualche anno, ospita sui muri delle sue case dipinti e mosaici, che crescono di numero annualmente, in occasione della festa del paese.

Nella quiete del Belvedere abbiamo consumato il nostro pasto e trascorso qualche ora di relax e di gioco.

Torniamo a casa ripercorrendo, grosso modo, le stesse strade dell'andata: la sponda occidentale del lago d'Orta - attraversando Cesara, Pella, San Maurizio d'Opaglio - e, quindi, le campagne novaresi, con le «terre di mezzo», ricche di curve, vigneti, dolci salite ed altrettanto miti discese.










Commenti

  1. Gentile Marco, è un piacere leggere le tue parole riguardo alla nostra piccola comunità di Quarna, dagli spunti storici ai commenti sui panorami meravigliosi che la Natura ci ha donato. Le nostre realtà continuano a sopravvivere grazie alle persone come te: turisti, amici e villeggianti. E nonostante la divisione tra Quarna Sotto e Quarna Sopra permanga, è in concreto un elemento prevalentemente folkloristico ad oggi, sebbene ci siano alcune oggettive differenze, tra cui i diversi dialetti. Le oltre 10 associazioni presenti, senza considerare i diversi gruppi informali esistenti, sono la vera essenza della comunità e si impegnano continuamente e con dedizione per migliorare il patrimonio pubblico e animare la vita sociale dei paesi, molto spesso collaborando senza distinzioni tra Sopra e Sotto, perché è l'unione che fa la forza! Sperando di sapervi a Quarna presto, e magari di incontrarci in uno dei nostri numerosi locali, ti mando un saluto e il ringraziamento per questo post!

    Edoardo Casotti
    Vicesindaco, Comune di Quarna Sopra

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Vicesindaco Edoardo, grazie di cuore per il tuo commento. Ci fa piacere essere, nel nostro piccolo, promotori di realtà locali così belle e meritevoli, nella loro genuina semplicità.
      Dal canto nostro non possiamo che parlarne bene: a noi piacciono i piccoli paesi immersi nella natura, fieri delle proprie tradizioni e lontani dal... "logorio della vita moderna" (cit.)!
      Ci auguriamo che questi luoghi siano sempre valorizzati e apprezzati. Non mancheremo di visitarvi nuovamente!
      Grazie ancora.

      Elimina
  2. Grazie per il bel commento Vicesindaco. Finalmente siamo tornati a girare e a scrivere di luoghi semplici ma bellissimi!
    Ci sono le grandi mete e poi i paesini... come la mia Miazzina... dove ritrovare quel contatto con la natura che tanto ci è mancato.
    Dipende dai gusti, forse, ma le realtà locali sono davvero una risorsa di ritrovata serenità. Peccato doversi allontanare ad esempio per lavoro, una fortuna poterci sempre ritornare!
    Alla prossima!

    RispondiElimina

Posta un commento

Cosa ne pensi? Inserisci un commento!

Post popolari in questo blog

7.08.2018 - Colle del Nivolet

Pollino ed il Verbano dall'alto