21.09.2014 - Raduno di Casale Monferrato

Da 21 settembre 2014 - Raduno di Casale Monferrato

Sarà stato il pensiero del giro e del raduno, sta di fatto che alle sei e venti mi sono svegliato.
Decisamente presto per i miei gusti, fuori non è ancora chiaro del tutto ma siamo li li.
Il cielo non mi sembra nemmeno convincente, ma non è questione di nuvole, c’è foschia, non è limpido e noto anche le automobili in strada ben bagnate.

Dopo aver consumato la colazione, mi dedico alla preparazione, mi è un po’ antipatico vestirmi adeguatamente, perdo sempre qualche minuto noioso.
Arrivato in garage, la mia unica preoccupazione è procurarmi un po’ di olio, a memoria mi sembra che la scorta nel Bagigio sia finita, recupero un flacone con non più di tre etti di olio, per stamattina va più che benone.
La preparazione del Bagigio è velocissima: girata la chiave, mi assicuro che l’interruttore spegnimento sia al posto giusto, apro il rubinetto della miscela, aziono l’arricchitore, due pedivellate e il cinquantasette quadro inizia a rombare, come sempre, ovviamente.
Parto, saluto la genitrice che mi guarda dalla finestra, dopo i primi metri si nota immediatamente che tra la temperatura e l’umidità, non fa assolutamente caldo.
Le prime decine di metri mi sembrano strane da percorrere, sarà che era oramai un mese che non toccavo le due ruote, quindi decido di andare pianino, così evito anche di spremere il gruppo motopropulsore. Quando la mia mente decide di salvaguardare il mezzo, è automatico, non serve nemmeno guardare, il mio polso diventa esadecimale, vale a dire che la mia velocità di crociera si attesta sui sessanta chilometri l’ora.
La mia prima tappa, c’è da dirlo? La tradizione vuole che io debba raggiungere Robecco, dove l’intera famiglia di Marco, come sempre, mi accoglie per poi augurare buon viaggio al gruppetto formato rispettivamente da Marco col suo Bagigio, Fabio col duecento e il sottoscritto col mio Bagigio. Ci si muove, si parte, poche centinaia di metri ed entriamo in un fitto banco di nebbia, mi si appanna la mia misera visiera, nel complesso non è che sia diventato difficoltoso viaggiare causa scarsa visibilità, certo è che come inizio di viaggio è penoso.
Giungiamo a Vigevano, ci aspettano le coppie Giorgio-Sandra e Dario-Manuela, questa ultima a bordo della Sprint, non male, un trespolo in meno (ndr: Trespolo = PX), non c’è da aspettare nessuno, quindi via tutti a riempire i serbatoi; nel mio Bagigio entrano ben quattro litri e mezzo, la mia speranza è che mi duri fino al rientro a casa.
Il prossimo ritrovo, per completare la formazione del Vespa Legend Team, è in zona Mortara, dove ci aspettano Luca e Laura col GL, molto bene, un altro cinquantasette quadro e fanno già due trespoli in meno, non male! Scambiamo qualche chiacchiera in attesa di conoscenti di Luca, mi ascolto un po’ le sventure settimanali di Laura, intanto giungono un duecento PX e una splendida Super e con questa, siamo a ben cinque cinquantasette quadri, solo due con la coda tonda.



Da 21 settembre 2014 - Raduno di Casale Monferrato

Tutto il team si mette in moto per raggiungere il Monferrato, solamente una Primavera completerà il gruppo strada facendo.

Una volta giunti a Casale, si arriva al raduno, caspita, non immaginavo fosse così grande con tante Vespe. All’interno del capannone, durante la coda per la colazione e durante la colazione stessa, intrattengo Manuela, Emanuela e Sandra con qualche barzelletta, il buon umore non guasta mai!
Terminata la colazione io inizio a girovagare tra le bancarelle del mercatino, talmente perso tra tutti gli oggetti in vendita che quasi non mi rendo conto che il raduno si sta avviando per il giro turistico, poco male, riusciamo lo stesso a partire col gruppo, gruppo… Ci sono vespe dappertutto, siamo davvero tanti, intuibile anche a livello di olfatto, c’è sempre qualcuno che esagera con la miscela.
Un gran bel giro tra le colline del Monferrato, alcuni passaggi ricordano la Toscana, per non parlare poi di una località che attraversiamo che ha proprio il nome di Rosignano! Un giro che ricorderò bene anche per le emissioni sonore della Primavera del nostro gruppo.



Da 21 settembre 2014 - Raduno di Casale Monferrato

Terminato il giro turistico, ci si dirige verso la sagra del paese per pranzare, troviamo parcheggio, in un piazzale dove sono già posteggiate numerose Vespe, una volta giunti al tendone organizzato dalla Pro Loco, si può notare una quantità inimmaginabile di persone, un mormorio assurdo e soprattutto la mancanza di posti a sedere, con un po’ di pazienza aspettiamo che della gente che ha già finito di pranzare se ne vada fuori dalle p… ehmm no no, aspettiamo che della gente si alzi liberando dei posti utili per noi umili affamati. Si liberano dei posti in due tavoli diversi, ma sia da una parte che dall’altra, tutti non ci stiamo, al volo la decisione di dividerci in due “semi-team” io mi metto al tavolo con la parte femminile del team e con sorpresa capito vicino a Maurizio, nostra vecchia conoscenza. Mi procuro il nutrimento: risotto al barbera, niente male e prosciutto al forno con patatine, il prosciutto squisito, saporito, tenero, proprio gustoso, le patatine ahimè sono troppo salate per i miei gusti, pazienza. Durante la consumazione del pasto ne approfitto per scambiare un po’ di chiacchiere con Maurizio, è stato un piacere, spero di rivederti presto.
Due note di demerito del pranzo sono state: una riguarda il grande, anzi troppo mormorio, tale da procurarmi una fastidiosa pesantezza di testa, non un vero e proprio mal di testa, però un fastidio noioso, l’altra nota è stata la mia dimenticanza di indossare una polo sotto la felpa, in modo da poter togliere la felpa stessa in caso di caldo e in questo caso faceva caldo!
Terminato il pranzo, troviamo sistemazione presso un muretto, credo fosse parte del perimetro di un castello e qualcosa di assai somigliante, con tanto di fossato, il muretto è largo, è comodo, siamo all’ombra, con davanti a noi una splendida due cavalli special, che diventa subito oggetto di discorsi tra me e Marco.



Da 21 settembre 2014 - Raduno di Casale Monferrato

Si decide di rientrare, prima scattiamo qualche foto di gruppo, in effetti, la foto in ricordo della giornata è d’obbligo. Io inizio a sentire stanchezza, fa anche caldo, per gran parte del viaggio, nulla da segnalare, se non l’inizio della disgregazione del Team, non so bene dove, la coppia Giovanni-Emanuela ci saluta e percorrono una strada differente dalla nostra. Non molto più avanti, piccola pausa presso un’area di servizio, il primo a lasciarci è Fabio con la Primavera “sonora” e dopo qualche incertezza nel decidere, ci si divide, gran parte del gruppo andrà verso Mortara per un gelato, più di uno cerca di convincermi, anche Laura, ma decido di seguire Marco e Fabio, non solo sono stanco, ma io ho anche un bel po’ di strada da percorrere, ci si saluta tutti e si riparte.
In generale niente da segnalare fino a Robecco, se non un po’ di traffico, due chiacchiere con Marco e Fabio, ora non mi resta che l’ultimo valzer, ovvero arrivare a casa.

Questa ultima parte di viaggio la percorro ad andature un po’ più sostenute, è necessario che io arrivi a casa il prima possibile, ho anche rischiato grosso presso Bareggio, mi sono distratto meno di mezzo secondo, proprio nel momento che l’auto davanti a me frenasse bruscamente, mi sono trovato costretto a darci giù di pedale, decisamente troppo, la ruota posteriore ha emesso un gran fischio, ho dato una bella stretta alla leva destra, un insieme di manovre che ha evitato che il mio faro prendesse la forma del simbolo VW della Passat che mi precedeva, accidenti, è bastata una frazione di secondo per rischiare un tamponamento. Per il resto tutto regolare fino a circa tre chilometri da casa quando il mio centoquarantacinque “muore”, un vespista lo sa bene che prima o poi si resta in riserva, ma è assurdo, i primi due secondi di tempo di mancamento del motore, mettono sempre una tale ansia, giro il manettino, giusto il tempo di riempire di nuovo la vaschetta e giù di gas per arrivare a casa.

Nel complesso direi che sia stata una gita normale, senza nulla di eclatante, eppure è un’altra storia composta da micro sfaccettature vissute, da ricordare, da scrivere e da raccontare.


Si ringraziano (in ordine di incontro):

Marco
Fabio
Dario
Giorgio
Sandra
Manuela
Luca
Laura
Giovanni
Emanuela
I conoscenti di Luca
Fabio con la primavera
Il conoscente di Giovanni

Maurizio e compagna
Vespa Club Monferrato
Pro Loco di Casale Monferrato




Galleria fotografica:

Commenti

  1. Bravo Peppo! un racconto in tempo record, preciso e simpatico :-) come i nomi in elenco... tutto il resto è noia ;-)

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  2. ...mi spiace solo per la tua brusca frenata ;-)

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  3. Importante che la giornata sia stata piacevole in buona compagnia il bagigio ti riporta sempre a destinazione, dai gas Peppo......!!

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  4. Bel raduno, come sempre, e pranzo eccellente all'irrinunciabile Festa del Vino!
    Un grazie ed un saluto anche ai nuovi Leggendari.

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  5. Bravi ragazzi, ancora una volta un gran bel giro!
    Mi sarebbe piaciuto molto esserci, purtroppo tra il rientro a tarda notte sabato sera per il matrimonio di un amico ad Alba e il tempo piovoso di domenica mattina non me la sono sentita di partire, anche perché i km erano veramente tanti….
    Spero comunque che riusciremo a vederci presto, viva il VLT! ;-)

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  6. Sì veramente un bel raduno!! Anche se a me oltre alla parte "vespistica" mi è piaciuta molto la spiegazione che il papà di Laura ci ha dato all'interno del castello, dove vi era una mostra militare, circa la situazione delle caserme in Italia che ormai sono tutte in disuso o malutilizzate... non sono patita della militaria ma il modo in cui lo raccontava era davvero coinvolgente... Grazie a tutti per la bella giornata e per la compagnia.. e come al solito alla prossima!!

    P.S. ho ordinato la supersella strafiga e i poggiapiedi... se arrivano x domenica vedrete!!! ^_^

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  7. Grazie Manu! mio papà è coinvolgente quando racconta di cose militari perché appassionato... e non c'è stato tempo di far prendere confidenza al mio nipotino, altrimenti quante ne sa anche lui ;-)

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